Fatima
indossa con orgoglio una collana che riporta una scritta: “Queen”. La mette
ogni giorno, per lei ha un significato che va ben oltre il valore materiale
dell’oggetto. “Queen – dice – perché è così che voglio sentirmi quando sarò più
grande, come una regina, voglio essere una persona importante e fare qualcosa
per gli altri”. È questo il suo sogno, quello suo e di tante altre ragazze che,
come lei, hanno affrontato il lungo viaggio dall’Africa occidentale all’Europa,
da sole, in cerca di una vita migliore.
“Quando
abbiamo deciso di lasciare casa lo abbiamo fatto perché ci hanno detto che in
Italia avremmo lavorato, avremmo avuto una vita serena, non ci sarebbe mancato
nulla. Solo dopo lo sbarco ci si rende conto che la realtà è molto diversa, che
di lavoro ce n’è poco anche per gli italiani, che non è facile sentirsi come a
casa”.
Fatima è
arrivata in Italia circa due anni fa. È una ragazza molto sveglia, con tanta
voglia di fare, non si ferma mai. “È difficile fermarsi – continua – quando ti
fermi tornano in mente tanti pensieri, le cose belle e brutte che hai lasciato,
le domande sul tuo futuro anche, perché ormai vogliamo solo guardare avanti”.
Riflettiamo insieme sul percorso fatto e sulle sfide che incontra nella vita di
tutti i giorni. “Arriviamo qui con un bagaglio davvero diverso e per tanti
motivi differenti, per molte è difficile parlare del loro percorso”, e così ci
si concentra su tutto quello che potrebbe cambiare, su tutto ciò che potrebbe
essere diverso, migliore, non solo per lei ma anche per tutte le ragazze che
come lei continuano a essere considerate “straniere” in una terra che ormai è
casa. E così a Fatima brillano gli occhi, le si accende qualcosa dentro,
sorride e dice “C’è una cosa… una cosa che più di ogni altra conta. Vorrei
sentirmi libera! … sì, libera di parlare con chi voglio, senza però avere per
questo attenzioni fastidiose. Vorrei sentirmi più sicura, sentire che la
discriminazione è ormai una cosa lontana. Vorrei potere sentire gli amici e la
famiglia, dire come mi sento, perché non posso raccontare quando le cose non
vanno, e poi vorrei essere libera di realizzare il mio sogno: trovare un lavoro
che mi piace e diventare una persona grande, importante, sì… come una regina”.
Oggi è la
Giornata internazionale delle Bambine e delle adolescenti, un giorno in cui si
celebra l’importanza delle giovani donne, ma anche un modo per rinnovare
l’impegno a migliorare le loro condizioni di vita, lottando contro la
discriminazione di genere e promuovendo la loro emancipazione. Questo articolo
è dedicato alle giovani come Fatima e alle altre ragazze che, come lei, sono
già uniche e importanti ma non lo sanno ancora.