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STORIA
Giornata Mondiale del Rifugiato

È la giornata mondiale del rifugiato.
In tutte le città si scende in piazza con manifestazioni ed eventi ricordando
quel giorno del 1951 in cui l’Assemblea delle Nazioni Unite approvava la
Convenzione sullo status dei rifugiati. La giornata è celebrata dalle
associazioni e dalle organizzazioni della società civile come un inno
all’accoglienza e all’inclusione sociale.
Noi chi sono i rifugiati e il valore
dell’accoglienza ve lo facciamo spiegare proprio da loro!


La storia di un immigrato

Tina

Ho lasciato la mia casa, la mia terra e le persone a me più care,
ho cercato un posto nuovo per avere la libertà di poter amare,
ho patito la fame, le torture e la prigionia
e, adesso, porto con me ferite difficili da mandar via.
sono salito su una barca ed ho attraversato incerto il mare,
tutto senza abbandonare la mia voglia di amare;
ho toccato terra e tutto mi è sembrato ancora più incerto,
ma ero sicuro di essere arrivato in un “mondo” finalmente più aperto.
È stato come nascere per una seconda volta
Anche se la paura era molta.
Ho trovato nuovi amici e una nuova famiglia,
anche se molto diversa … in fondo in fondo si somiglia.
Alla fine, quello che importa, come detto, è la libertà di poter amare
E non importa se le forme ed i colori sono diversi da guardare.
L’importante è che ho trovato la libertà,
è vero, con molta difficoltà e tanto lontano dalla mia città.
Questa è la storia di un immigrato
Che, nonostante le avversità, a Dio resterà sempre grato.
Il pensiero per la mia terra resta sempre forte
Ma sono scappato dalle lotte,
ho alleviato la mia sofferenza
ho trovato una nuova casa al riparo dalla guerra e dall'indifferenza.
Sono un immigrato ma non mi sono mai disperato
e a Dio ne sarò per grato.


Leaving our families

Ibrahim

Leaving our families, friends and education back home  were not issues we were happy about. Going through hard times throughout our  journey to be here without the love and affection from our parents that we used to have was not a choice we made,  but the only option we had.
We were once happy children,
we once had people who monitors the food we eat, our bed times, play time and also a helper when we have homeworks from school.
We once had people with whom we played, people who were always there for us when get bullied and also gives us directions to be good children.
It can be very hard to cope knowing that all of these goodies that we used to enjoy can never be part of our daily lives.
But what can give us courage to be strong is *the chance to be heard rather than just to be seen,* a chance to grow as kids and preapare well for the future.
For we are not just refugees, we are kids just like others. We may need  help today but only because we are willing to be part of the society of tomorrow” 
We can create great impact to the society if we are given the chance.
*We are refugees, we are human and we can do better..*
Ibrahim


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