“We
once had a home/To call our own/With friends and loved ones/ now thousand miles
away/ We sobbed and cried/ as we tell goodbye/ for those precious moment can
hardly come by/Living a beautiful life was our hope/ so we dreamt of moving to
europe/ […]/In plastic boats we were chocked up as much as they can/Just like
fishes in a sardine can/Irrespective of our religions we prayed for God's
mercy/For it was only by his power that we made through that great sea/A true
Hero is what you are /we may not be recognised but that's what we are”.
A scrivere queste righe è Ibrahim, 19
anni, originario della Sierra Leone, attualmente ospite in una struttura
d’accoglienza a Crotone. Noi lo abbiamo conosciuto attraverso Médécins du
Monde, implementing partner di UNICEF in Calabria nel programma di risposta
alla crisi dei minori migranti e rifugiati in Italia. Ibrahim è uno degli “eroi
non riconosciuti” che cita nella sua poesia. Ha lasciato il suo Paese a soli 16
anni, racconta di essere andato via di casa a notte fonda, con due amici, senza
parlarne con i genitori. Scappava per cercare condizioni di vita migliori, per
realizzare i suoi sogni, per sfuggire da una situazione che non lo faceva stare
bene, a tal punto da decidere di lasciare tutto e affrontare un viaggio che
sapeva non sarebbe stato semplice. Ha attraversato la Libia e, come tanti dei
minori che conosciamo, è stato trattenuto anche lui nei centri di detenzione al
di là del Mediterraneo. Ancora ne porta i segni. Ibrahim ha continuato presto
il percorso verso l’Italia da solo perché uno dei suoi due amici non ha superato
la fatica del deserto, l’altro è morto in mare davanti ai suoi occhi. Ma il suo
modo per andare oltre quel passato che a volte torna a tormentarlo è la
scrittura. Ibrahim compone poesie, e lo fa con una naturalezza fuori dal
comune. Il ragazzo ha anche presentato uno dei suoi scritti alla mostra dei
taccuini “I had a dream” esposti alla galleria Nazionale di Roma a inizio
giugno. Ibrahim vorrebbe continuare a studiare, lavorare per pagare gli studi e
aiutare casa. Intanto, trasforma la sua vita in versi con l’obiettivo di
raccontarsi e dare ali ai sogni che l’hanno portato fino a qui.